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lunedì 25 ottobre 2010

Forza Nuova risponde al Senatore Pdl Antonio Gentile

Con questo intervento desidero rispondere al Senatore del pdl Antonio Gentile riguardo alla questione dell’ineleggibilità del consigliere Ida D’Ippolito. 
Mi sorprende davvero che una figura politica del calibro e dell’ esperienza del senatore Gentile porti a sostegno dell’on. D’Ippolito inutili e inconsistenti esempi che nulla hanno a che vedere con la questione posta in essere, il senatore Gentile porta come esempio il fatto che 72 parlamentari siano allo stesso tempo consiglieri comunali, questo è pacifico in quanto i due ruoli sono perfettamente compatibili quindi la questione non può essere sollevata. Riguardo poi al doppio incarico del Ministro Maroni il problema non sussiste in quanto il titolare del Viminale ha già da tempo rassegnato le dimissioni da consigliere comunale di Porretta Terme in provincia di Bologna, forse qualche suo collega del Carroccio avrebbe dovuto informare di questo il senetore Gentile. 
Il fatto poi che non vi sia un esempio specifico in passato, cioè che un componente della commissione parlamentare anti-mafia ricopra anche il ruolo di consigliere comunale, non significa che la causa di ineleggibilità non esista, in quanto torno a ribadirlo, l’onorevole D’Ippolito si trova in una palese e anomala situazione di essere al tempo stesso controllore e controllato, il che non è assolutamente possibile e bene farebbe il consiglio comunale a discutere al più presto questo caso. 
Come si comporterebbe l’on. D’Ippolito se domani al comune di Lamezia Terme dovesse arrivare una commissione d’accesso? Rassegnerebbe le dimissioni? La parlamentare pidiellina ha il compito, in quanto membro della commissione anti-mafia, di indagare sul rapporto mafia-politica, dunque per farlo, deve avere il necessario distacco e la dovuta serenità e, allo stato attuale, la contemporaneità dei due ruoli non permette questo. 
Inutile girare attorno alla vicenda andando a trovare cavilli o portando esempi volti ad assumere e ostentare una difesa ad oltranza dell’on. D’Ippolito, la legge stabilisce che chi è componente di un organo collegiale con potere di controllo istituzionale sull’amministrazione del comune o della provincia, è ineleggibile alla carica di consigliere comunale o provinciale. 
Detto questo tutte le altre dissertazioni circa la qualità, l’apporto e l’esperienza che l’on. D’Ippolito possa mettere a disposizione del civico consesso lascia il tempo che trova, ovviamente per poter offrire al consiglio comunale tutte le doti che i vertici del pdl hanno elencato, 
occorrerebbe che la deputata lametina sia presente alle sedute del consiglio comunale, cosa che non capita spesso in quanto i suoi impegni da parlamentare la tengono molte volte lontana dalla città. 
Preferirei non intervenire più su questa vicenda, in quanto la posizione del mio movimento è chiara e precisa, lasciamo ora che sia il consiglio comunale a sollevare e decidere tale questione, nella speranza che venga fatta chiarezza e che venga assunta la decisione più giusta, anche e soprattutto nell’interesse dello stesso onorevole Ida D’Ippolito.

IGOR COLOMBO
(RESPONSABILE FORZA NUOVA LAMEZIA TERME)

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