Lamezia Terme , 31 agosto 2010 - Anche a Lamezia Terme Forza nuova sarà impegnata,attraverso una raccolta di firme,per abolire gli studi di settore. Il nostro movimento a livello nazionale ha promosso una raccolta di firme per indire un referendum al fine di ottenere la soppressione di questo strumento che il fisco utilizza per dedurre il reddito di artigiani,professionisti,piccoli imprenditori,ma che spesso non rispecchia la realtà del lavoro autonomo. Gli studi di settore sono un metodo informatizzato su base statistica per il calcolo dei ricavi e dei compensi presunti dall'attività svolta dalla singola impresa o dal libero professionista.
Lo Stato impone al dentista, all'artigiano, al ristoratore, al fotografo di pagare le tasse in base ai metri quadrati dell'esercizio, al numero dei dipendenti e all'ammontare degli acquisti, senza tenere conto del reale andamento dell'attività e della crisi economica in atto. Se non si raggiunge il reddito che il fisco ha prefissato,allora bisogna adeguarsi e dichiarare il falso.
Gli studi di settore sono una vera e propria minaccia per la sopravvivenza di molte attività, già duramente provate dalla crisi economica, specie nella nostra città e, ad aggravare ancora di più il tutto, ci si è messa l'impossibilità per molti operatori commerciali Lametini di accedere al microcredito, con relativa indifferenza della classe politica.
Parlando con alcuni soggetti interessati, ho potuto constatare sia la loro difficoltà a mandare avanti l'attività sia la loro più totale preoccupazione per il futuro. Stremati da una situazione incontrollabile ed insostenibile, molti sono stati costretti a chiudere bottega. Altri certamente seguiranno, abbandonati al loro destino da una politica attenta a tutelare le grandi multinazionali o a favorire gli interessi di banche e di speculatori finanziari, dimenticandosi delle piccole e medie imprese e dell'artigianato, le quali rappresentano la spina dorsale della nostra economia. Forza Nuova si pone a sostegno di tutte queste categorie, specie delle piccole realtà artigiane, che a Lamezia versano in uno stato comatoso ormai prossimo alla morte. I dati stilati da confartigiano sono infatti davanti agli occhi di tutti e parlano di attività sempre più in calo e destinate a scomparire. Noi siamo convinti che abolendo gli studi di settore si possa dare un concreto aiuto, a supporto di questo infatti vi è l'apprezzamento che alcuni artigiani, negozianti e liberi professionisti hanno rivolto alla nostra iniziativa. Noi contiamo anche di organizzare un convegno nella nostra regione, magari anche a Lamezia Terme, per discutere questa tematica eci impegneremo al massimo per cercare di ottenere la cancellazione di questo strumento di rilevazione del reddito, il quale non ho difficoltà a definire un sopruso di stato e, con l'aiuto e il sostegno delle persone e dei soggetti interessati, riusciremo a vincere questa battaglia eliminando una norma che soffoca e uccide la libera impresa, sperando anche che l'amministrazione comunale sia attenta a queste problematiche che investono i nostri cittadini artigiani e liberi professionisti che pagano regolarmente le tasse, in quanto loro preciso dovere, ma che auspicano in maniera legittima e sacrosanta di avere diritti e garanzie per mandare avanti le loro attività e le loro famiglie.
IGOR COLOMBO
Lo Stato impone al dentista, all'artigiano, al ristoratore, al fotografo di pagare le tasse in base ai metri quadrati dell'esercizio, al numero dei dipendenti e all'ammontare degli acquisti, senza tenere conto del reale andamento dell'attività e della crisi economica in atto. Se non si raggiunge il reddito che il fisco ha prefissato,allora bisogna adeguarsi e dichiarare il falso.
Gli studi di settore sono una vera e propria minaccia per la sopravvivenza di molte attività, già duramente provate dalla crisi economica, specie nella nostra città e, ad aggravare ancora di più il tutto, ci si è messa l'impossibilità per molti operatori commerciali Lametini di accedere al microcredito, con relativa indifferenza della classe politica.
Parlando con alcuni soggetti interessati, ho potuto constatare sia la loro difficoltà a mandare avanti l'attività sia la loro più totale preoccupazione per il futuro. Stremati da una situazione incontrollabile ed insostenibile, molti sono stati costretti a chiudere bottega. Altri certamente seguiranno, abbandonati al loro destino da una politica attenta a tutelare le grandi multinazionali o a favorire gli interessi di banche e di speculatori finanziari, dimenticandosi delle piccole e medie imprese e dell'artigianato, le quali rappresentano la spina dorsale della nostra economia. Forza Nuova si pone a sostegno di tutte queste categorie, specie delle piccole realtà artigiane, che a Lamezia versano in uno stato comatoso ormai prossimo alla morte. I dati stilati da confartigiano sono infatti davanti agli occhi di tutti e parlano di attività sempre più in calo e destinate a scomparire. Noi siamo convinti che abolendo gli studi di settore si possa dare un concreto aiuto, a supporto di questo infatti vi è l'apprezzamento che alcuni artigiani, negozianti e liberi professionisti hanno rivolto alla nostra iniziativa. Noi contiamo anche di organizzare un convegno nella nostra regione, magari anche a Lamezia Terme, per discutere questa tematica eci impegneremo al massimo per cercare di ottenere la cancellazione di questo strumento di rilevazione del reddito, il quale non ho difficoltà a definire un sopruso di stato e, con l'aiuto e il sostegno delle persone e dei soggetti interessati, riusciremo a vincere questa battaglia eliminando una norma che soffoca e uccide la libera impresa, sperando anche che l'amministrazione comunale sia attenta a queste problematiche che investono i nostri cittadini artigiani e liberi professionisti che pagano regolarmente le tasse, in quanto loro preciso dovere, ma che auspicano in maniera legittima e sacrosanta di avere diritti e garanzie per mandare avanti le loro attività e le loro famiglie.
IGOR COLOMBO
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