Forza Nuova: modificare lo statuto comunale Nuovo Psi: è in atto una grave crisi politica.
«Le risposte del consiglio comunale e del sindaco Speranza sono estremamente fumose e lontane da ciò che i 700 cittadini, e con essi il comitato "Bruno Arcuri" hanno presentato con la proposta d'iniziativa popolare. Prendiamo atto della trasversalità del "partito della privatizzazione" e della volontà politica della maggioranza di proseguire lungo la strada per privatizzare la Multiservizi». La posizione fortemente critica nei confronti del consiglio comunale e dello stesso primo cittadino è del Comitato "Arcuri" che nella riunione di martedì scorso aveva presentato una delibera popolare chiedendo che l'assemblea cittadina sancisse la non rilevanza economica del servizio idrico.
Dopo ore di discussione la seduta assembleare è finita a tarda notte con un nulla di fatto: i gruppi d'opposizione del Pdl e dell'Udc hanno lasciato l'aula in cui la maggioranza era presente solo in forma rimaneggiata. «I tatticismi cui abbiamo assistito martedì sera, oscillanti tra i tentativi di strumentalizzazione ed una serie di bizzarre definizioni sulla rilevanza economica del servizio idrico integrato», commentano gli esponenti del comitato, «hanno avuto come farsesco epilogo l'annullamento della seduta per mancanza del numero legale».
Il comitato prende atto della decisione del sindaco Speranza, il quale ha annunciato «che il Comune farà ricorso alle tariffe imposte dalla Sorical, dichiarate palesemente illegittime dalla Corte costituzionale». Al comitato però non è piaciuto «l'artificioso e maldestro tentativo di accampare l'illegittimità della proposta d'iniziativa popolare rispetto alle norme in vigore. Vogliamo ricordare», aggiungono coloro che sostengono che l' acqua non si può privatizzare, «chi ha definito la proposta di delibera normativamente illegittima che, regioni come la Puglia e la Valle D'Aosta, province come Torino, Napoli, Fermo, Viterbo, e centinaia di comuni piccoli e grandi sparsi per l'Italia (Calabria compresa) hanno già deliberato lo stesso atto. A questo punto», incalza il comitato, «o sono tutte delle amministrazioni illegali, oppure hanno saputo dimostrare più coraggio e lungimiranza politica di quella lametina».
Per il comitato con questo comportamento «la giunta, la maggioranza ed il consiglio hanno lo scopo precipuo di difendere la scelta di privatizzare la Multiservizi, giustificandola con una serie di menzogne come appunto il vincolo normativo. Non approvando la delibera», insistono i rappresentanti del comitato, «l'unico obiettivo della giunta Speranza sarà quello di assicurare a tutti i costi l'accesso del soggetto privato in quella che è, e resta, una delle poche esperienze di gestione pubblica dei servizi locali come la Multiservizi».
In virtù di queste considerazioni il comitato lancia un ultimo appello invocando «una posizione coerente da parte del primo cittadino e dei tanti consiglieri comunali che hanno sottoscritto sia la proposta d'iniziativa popolare che i tre quesiti referendari».
Ad intervenire sulla stessa questione anche Igor Colombo di Forza Nuova, che chiede a tutti i consiglieri comunali di «contrastare il processo di privatizzazione del servizio idrico, sancito con la cessione di quote della Multiservizi a soci privati. Ciò può avvenire», continua Colombo, «solo attraverso la modifica dello Statuto comunale, riconoscendo il servizio idrico privo di rilevanza economica».
L'esponente di Forza Nuova afferma che «solo così si eviterebbe che un bene comune, umano e pubblico come l'acqua, sia ceduto alle logiche liberal-capitaliste del mercato e del profitto».
Per Giovanni Scalzo e Giovanni Tedesco, rispettivamente coordinatore cittadino e capogruppo in consiglio comunale del Nuovo Psi, il dibattito consiliare sul tema acqua pubblica «ha dimostrato chiaramente la grave crisi politica che sta vivendo la città. L'amministrazione Speranza naviga a vista, senza un credibile programma di sviluppo, con una coalizione litigiosa ed inconcludente».
Gli esponenti del Nuovo Psi plaudono al senso critico del consigliere di maggioranza Carlo Aiello, ma puntano il dito contro il Pd «che è il maggiore partito del centrosinistra, e che irresponsabilmente ha permesso a Speranza di sgovernare la città per i primi cinque anni, e gli sta permettendo di continuare a farlo, danneggiando quindi la città anche in questa seconda consiliatura».
(gazzettadelsud)
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