Dall'operazione portata a termine a Reggio Calabria dai carabinieri denominata META,che ha visto arrestate 42 persone tutte appartenenti a clan mafiosi della citta' dello stretto e della provincia,emerge un quadro ben preciso di intrecci tra imprenditoria-mafia-politica.Stando alle intercettazioni telefoniche si evince l'impegno da parte di noti imprenditori locali molto vicini a famiglie della ndrangheta,di procacciare voti a favore di consiglieri comunali del pdl e dell'allora candidato sindaco Giuseppe Scopelliti,che avrebbe poi stravinto le elezioni amministrative nel 2007 riconfermandosi con vittoria plebiscitaria.In cambio questi imprenditori avrebbero ricevuto favori dai soggetti politici interessati,si parla dell'assunzione della moglie di uno di questi in una societa' municipalizzata.Dalle indagini esce fuori in modo marcato ed evidente il rapporto che aveva l'allora sindaco Scopelliti con due fratelli imprenditori,che con le loro aziende,erano un punto di riferimento di alcune cosche mafiose molto potenti in citta'.Alla luce di tutto questo si puo' tranquillamente affermare che vi siano stati tutti gli elementi per far si che il comune di reggio calabria potesse essere sciolto per infiltrazione mafiosa.Mi meraviglia come in queste ore,in cui quest'indagine comincia a dipanarsi in maniera precisa verso quello che è l'inteccio politico-mafioso,l'on. Angela Napoli deputata calabrese in quota pdl e componente della commissione parlamentare anti-mafia,non si sia ancora espressa a riguardo,lei che al minimo accenno di commistione mafia-politica si e' sempre fatta sentire sbattendo i pugni sul tavolo e invocando trasparenza e legalita'.Posso affermare in maniera convinta che oggi a chiedere trasparenza e legalita' e' il nostro movimento di forza nuova,che si e' sempre battuto contro i potentati della politica e della mafia,piu' volte in questi mesi successi alle elezioni,abbiamo detto che questa giunta regionale,incluso il governatore Scopelliti,che si e' presentato dinanzi ai calabresi come l'uomo della provvidenza,puro e immacolato,non ha nulla di nuovo,anzi,rappresenta il vecchio,in quanto molti di questi amministratori facevano parte della giunta fallimentare di centro-destra targata Chiaravalloti,che molti danni produsse a settori come la sanita',il lavoro,l'ambiente e l'agricoltura.Mi auguro che venga fatta subito chiarezza riguardo alla posizione dell'ex sindaco di Reggio Calabria,specie ora che ricopre un ruolo e un compito cosi delicato ed importante,il popolo calabrese ha il diritto di sapere da chi e' governato e amministrato e in chi ha riposto la fiducia,in considerazione soprattutto delle cose che devono essere realizzate,specialmente nel tanto sofferente settore della sanita',che e' risaputo in un ente come quello regionale muove molti interessi e fa gola ai clan malavitosi,che li possono trovare terreno fertile per accrescere i propri profitti.le aspettative e le lotte del popolo onesto calabrese non devono essere soffocate e sepolte da una classe politica demagogica,inane,sorda e spesso collusa col malaffare,chiediamo a gran voce la fine di questo stato di cose,la Calabria e il suo popolo per poter vivere ha bisogno di respirare aria pura.
(RESPONSABILE FORZA NUOVA LAMEZIA TERME)
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