E’ passato qualche giorno dai tragici avvenimenti di Parigi dove un gruppo terrorista ha eliminato, con lucida freddezza, 10 componenti della redazione del settimanale satirico “Charlie Hebdo” e due agenti delle forze dell’ordine e successivamente quattro ostaggi di religione ebraica.La stampa e i media mondiali hanno acceso i riflettori, come non mai, fino ad “accecare” ogni comune cittadino informandolo sulla barbarie terroristica islamica e di seguito è stata indetta una delle più imponenti manifestazioni di piazza che la storia ricordi. A Parigi 50 tra capi di Stato e di governo e la presenza di circa tre milioni di persone in marcia a ribadire il loro no al terrorismo, alla violenza e al fanatismo religioso sentendosi tutti “Charlie Hebdo” per la libertà di espressione e l’immancabile democrazia.
VITTORIO GIGLIOTTI“Charlie Hebdo”, la cui satira si fonda principalmente sul sacrilegio e la bestemmia, inviso al mondo islamico per aver offeso il Profeta e considerato “merda” il Corano, non risparmiando le altre religioni, quella cattolica in particolare, presentando la Madonna in atti osceni e la Santissima Trinità come tre persone che fanno sesso tra loro.Ci chiediamo se tutto questo sia democrazia, libertà di espressione, ci chiediamo se Charlie Hebdo, costola editoriale del potente gruppo Rothschild, così solerte nell’ironizzare ed infangare la fede altrui e con essa la dignità dei popoli che la incarnano, ma molto restìo a farlo con la finanza “apolide”, non sia il frutto del più bieco relativismo che avvolge l’Europa e il mondo rappresentato dalla marcia di Parigi dove in prima fila hanno manifestato capi di Stato e di Governo non estranei al terrorismo islamico di cui sono complici e finanziatori, corresponsabili di guerre di aggressione e crimini contro l’umanità.Al di là degli aspetti ancora da chiarire su quanto accaduto a Parigi, sorgono spontanei alcuni interrogativi che chiamano in causa le autorità francesi ed il Presidente Hollande:perché Charlie Hebdo, considerato un obiettivo primario di un eventuale attacco terroristico a Parigi a causa delle vignette antislamiche non era adeguatamente protetto nonostante il livello di massima allerta di quei giorni?Che ci faceva sul tetto mentre filmava l’attacco alla redazione, il vice direttore della TV israeliana, Amchai Stein? Colpo di straordinaria fortuna o era stato avvertito in anticipo dell’azione? Cherif Kouachi, fin dal 2005, era noto ai servizi segreti francesi, i quali erano al corrente che questi, insieme al fratello Said, era tornato dalla Siria durante l’estate, non certo da una gita turistica, come ne conoscevano l’appartenenza alla galassia del terrorismo islamico. Con questi elementi, come mai le autorità li hanno lasciati indisturbati?No, caro Hollande, la Francia ha addestrato quelli che in Siria lei considera “ribelli democratici” perché combattono contro Assad; quando gli stessi tornano in Francia e sparano diventano “terroristi islamici”.Che dire degli uomini dei suoi servizi, compreso un alto ufficiale, che arrivati in Siria con compiti di addestrare i “ribelli” sono poi passati nelle fila del gruppo terroristico islamico Al Nusra?Che dire degli ufficiali del suo esercito che nel 2012 erano presenti nella roccaforte islamica della città siriana di Baba Amir, insieme a quelli dell’Arabia Saudita e del Qatar, e che pur di non far trapelare la notizia, in possesso di Damasco, e per non mettere in imbarazzo la sua persona, la Città venne consegnata all’esercito di Assad e in cambio i suoi ufficiali accompagnati in pullman con i vetri oscurati e nel più assoluto silenzio, fino al confine turco e da lì fatti rientrare in Francia? Che dire della strage di Tolosa, quando lei e le sue autorità non siete riusciti a nascondere che l’attentatore, Mohammad Merah, risultava un informatore dei servizi segreti francesi?No, io non sono Charlie Hebdo!Mi sento di essere quanto è più lontano da voi e da quanto voi rappresentate.Il popolo libico che la Francia ha pensato bene di bombardare, con i suoi complici che in prima fila hanno marciato a Parigi per ”il diritto alla libertà d’espressione e la democrazia contro il terrorismo”.Il popolo siriano che lei voleva ridurre in cenere e in alternativa ha addestrato le orde islamiche innescando una guerra, che ha imposto sanzioni disumane ad un popolo stremato e innocente.I cristiani di Aleppo, di Homs, dell’Iraq e di Mosul che hanno dovuto abbandonare le loro case e le loro terre perché voi lo avete deciso.Tutti i cristiani crocifissi, cristiani dalle teste mozzate, delle chiese distrutte, dei monasteri incendiati, delle popolazioni senza case, acqua e riscaldamento e privati di tutto.Quel cristiano che muore ammazzato ogni cinque minuti.E’ per tutto questo che nessuno fa marce, nessuno si indigna, nessuno ricorda.Ma non sono francese e nemmeno Charlie Hebdo!
Presidente Ass. Culturale
Cantiere Laboratorio
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