A riguardo della protesta di Palermo avvenuta il 29 Settembre, abbiamo il piacere di intervistare uno dei partecipanti dell’evento, Igor Colombo, segretario cittadino di Forza Nuova Lamezia Terme, espressione della voce di questa nuova ascesi politica ed ideologica.
D.: La manifestazione di Palermo ha suscitato interesse notevole. Che programmi avete in futuro?
R.: “Quella di sabato nel capoluogo siciliano che ha portato in piazza oltre 1000 persone e che ha visto la presenza del gruppo forzanovista calabrese, è figlia dell'animo di contestazione o meglio dire dello spirito rivoluzionario che si respira nell'isola. I siciliani chiedono un netto cambiamento alla guida della politica regionale che specie negli ultimi anni ha visto, sotto la gestione Lombardo, un totale fallimento, anzi per rendere ancora più chiaro il concetto, adoperiamo il termine inglese default. Il programma di Forza Nuova e di tutti i movimenti alleati in Sicilia è quello di restituire ai siciliani una classe politica che sappia guardare ai veri problemi della gente e che sia bel lontana da tutti quei giochi e quei legami con quei poteri forti che hanno portato al declino questa splendida parte del nostro Paese. L'idea veramente rivoluzionaria è quella dell'emissione di una moneta di popolo che dia slancio a tutta l'economia siciliana, ricordando che lo Statuto della Regione Sicilia contempla questa possibilità”.
D.: Lei considera compatibili le vostre idee di lotta con quelle di altre forze politiche?
R.: “Le idee e il programma di Forza Nuova in Italia potrebbero essere compatibili con tutti coloro i quali auspicano un radicale cambiamento, non a caso le dirò che in alcune città come ad esempio Roma, dove un tempo, specie nei quartieri popolari, gli abitanti di quelle zone hanno sempre votato e sostenuto il Partito Comunista per anni. Bene, oggi quella stessa gente si è vista delusa da quel progetto ormai utopico e lontano dalle masse popolari ed oggi vedono molti di loro come punto di riferimento Forza Nuova. Poi se parliamo di forze politiche penso che i due principali schieramenti di centro-destra e centro-sinistra siano ben lontani da quello che noi desideriamo fortemente per la nostra Italia, non a caso sono proprio questi che con il loro sostegno al Governo dei banchieri hanno permesso tutta la macelleria sociale a cui stiamo assistendo”.
D.: I dati sociali attribuiscono un aumento di consensi per Forza Nuova e l'estrema destra a livello nazionale: riuscirebbe a calarsi in una sua realtà politica inquadrata all'interno di un assetto parlamentare?
R.: “Forza Nuova, con la data del 29 settembre appena trascorso, sono 15 anni che fa politica sull'intero territorio nazionale, riuscendo anche in qualche regione e comune ad avere assessori e consiglieri e proprio lì dove i forzanovisti hanno avuto la possibilità di governare, come ad esempio nel Comune di Atessa in provincia di Chieti, dove, attraverso un nostro assessore, la gente ha immediatamente premiato il nostro movimento riconoscendogli i meriti che un vero politico deve avere. Vede, in un Paese come può essere l'Italia, è importantissimo avere una classe dirigente integerrima e incorruttibile, che sappia comprendere in pieno quale sia la missione di fare politica, insegnando al popolo che la si fa per dare e non ricevere prebende; questo innesca a sua volta immediatamente tra la gente un fenomeno di emulazione, specie tra i più giovani garantendo un futuro ed una continuità alla nazione certamente più positiva. Nel momento in cui Forza Nuova dovesse entrare nelle istituzioni politiche parlamentari, sicuramente i valori ed i principi sarebbero questi che le ho spiegato”.
D.: Giorgio Almirante con il suo 'non rinnegare e non restaurare' è davvero da considerarsi il padre della destra storica?
R.: “Il momento storico di Almirante è certamente diverso da quello attuale e il suo MSI ha certamente una storia e una estrazione diversa da quella di Forza Nuova. C'è da sottolineare poi che l'MSI non nacque come partito di destra ma lo divenne in seguito quando assorbì la corrente monarchica nel 1972 diventando, per tanto, destra nazionale. Se parliamo quindi dal 1972 in poi certamente Almirante può considerarsi il leader storico di quella che viene chiamata‘destra sociale’”
.D.: Quale sarebbe, secondo lei ed il suo movimento, una medicina pronta per l' Italia?
R.: “La cosa che immediatamente dovrebbe essere fatta è quella di dare all'Italia la sovranità monetaria, cioè che la Banca Centrale sia portata sotto il controllo diretto dello Stato ed emetta denaro a credito, dicendo no al pagamento del debito pubblico fatto di 2 mila miliardi, che in realtà non esiste, che viene creato dal nulla e non può pertanto essere imposto con sacrifici e sudore al popolo italiano. Altra cosa poi da fare è di affermare quei principi e quei valori cristiani, cardine della nostra storia ed identità, riportando Dio al centro della nostra esistenza, difendendo la vita fin dal suo concepimento. Tutte queste cose oggi sono state fatte in paesi come Ungheria, Norvegia, Russia ed Irlanda, non a caso Paesi che stanno crescendo sia economicamente sia demograficamente. Ricordo che sia l'Ungheria, con la nuova costituzione, sia la Norvegia non hanno debito pubblico”.
CONVINCERE.EU
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