Il piano di rientro della sanità varato dal governatore Scopelliti penalizza in maniera consistente e retrocede ad ospedale di serie b il nosocomio della città di Lamezia Terme.
Con l'organizzazione della nuova rete ospedaliera oltre alle riconversioni, ci sarà una divisione degli ospedali in "hub" e "spoke"e il Giovanni Paolo II di Lamezia Terme si è visto assegnare quest'ultima tipologia, nonostante importanti esponenti del pdl affermavano la necessità della presenza a Lamezia di un ospedale "hub". Naturalmente non ci meravigliamo di tutto questo, abbiamo perfettamente capito che la nostra città, agli occhi del governatore Scopelliti, non conta nulla, infatti, questi dopo aver puntato in campagna elettorale sul settore della sanità, promettendo ai lametini il ripristino della vecchia asl 6, cavalcando quindi e strumentalizzando il malcontento popolare nei confronti della precedente giunta di centro-sinistra che, col suo maxi-emendamento, cancellò in maniera perentoria l'azienda sanitaria locale, si ritrovò poi, dopo esser stato eletto e aver fatto il pieno di voti nella nostra città, a ritrattare tutto, affermando e confermando la decisione della giunta Loiero delle cinque ASP provinciali.
Cambiano gli attori dunque ma a Lamezia Terme il film sempre quello rimane, vedendo come regista una politica cieca e sorda dinanzi alle aspettative ed ai bisogni della gente, cercando con impegno certosino e mistificatore di gabellare decisioni e provvedimenti che sono volti solo ed unicamente a mortificare una città. Infatti "apprezziamo" l'impegno con il quale l'onorevole Mario Magno cerca di giustificare l'assegnazione di "spoke" all'ospedale di Lamezia Terme, arrampicandosi sugli specchi con tanta tenacia pur di assecondare un piano rientro della sanità che non porta alcun vantaggio alla terza città della Calabria.
Bisognerebbe spiegare all'onorevole pidiellino che un ospedale "spoke" non è affatto un centro di eccellenza, ma semplicemente un centro ospedaliero di media intensità di intervento, a differenza invece dell' "hub", quello si che è un tipo di ospedale che offre ai pazienti le cure migliori, il massimo cioè dell'eccellenza specialistica per quanto riguarda la chirurgia, l'oncologia, il trauma grave e la neurochirurgia.
L'on. Magno ci risparmi dunque tale sterile e falsa giaculatoria, la gente non è tanto sciocca da credere a queste favole da cappuccetto rosso, la conseguenza della decisione del governatore Scopelliti farà si che ancora molti nostri concittadini, per curarsi al meglio, dovranno recarsi in altre città con tutti i disagi che ne conseguono.
Un nosocomio con 240 posti letto meritava senza ombra di dubbio la classificazione di ospedale "hub" per organizzare al meglio e garantire a tutti l'accesso a prestazioni di qualità, invece ci ritroviamo ancora una volta a commentare e di discutere di diritti e dignità calpestati, un torpore che la fa da padrone e permette che l'interesse di pochi prevalga sulla collettività.
IGOR COLOMBO
(FORZA NUOVA LAMEZIA TERME)
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