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giovedì 24 settembre 2015

Dal sindaco Nicolini parole di odio e di istigazione alla violenza

Calabria 24 settembre-Troviamo davvero gravi le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, al giornalista Silvio Messinetti del Manifesto, dove, in un passaggio ben preciso, lo stesso primo cittadino afferma che la nostra volontà di manifestare il dissenso alle politiche di accoglienza meriterebbe una reazione forte che non puo’ limitarsi solo alla via giudiziaria delle querele e delle aule dei Tribunali.Partendo dal dato oggettivo che il nostro movimento non è mai uscito fuori dagli ambiti della legalità e prova ne è il regolare permesso richiesto di effettuare un presidio di protesta inoltrato al commissariato di P.S. per l’evento che doveva tenersi a Lamezia sabato 19 settembre, pertanto riteniamo il linguaggio adottato dalla signora Nicolini come una velata istigazione alla violenza ed all’odio cui noi, dal momento che ci facciamo forti solo della bontà delle nostre idee, respingiamo in quanto non rientra nel nostro stile rispondere con minacce ed offese. A tal proposito chiediamo al sindaco di Lampedusa cosa in realtà volesse dire dichiarando che meriteremmo una reazione forte che non è quella giudiziaria. Vuole forse, il primo cittadino, dare vita al personaggio holliwoodiano del celebre film “Il Padrino” e scagliarcelo contro?Ovviamente, battuta a parte, tali dichiarazioni non si addicono ad una figura istituzionale che, piuttosto che rispondere a precise domande su un fenomeno cosi’ serio e grave come quello dell’immigrazione, si lascia andare a forme di linguaggio che stridono fortemente con l’immagine mediatica che la stessa è riuscita a ritagliarsi.Ribadiamo per l’ennesima volta che la nostra posizione sull’immigrazione è scevra da qualsiasi forma di razzismo e xenofobia dal momento che noi combattiamo il fenomeno e chi lo ha provocato, ovvero tutte quelle multinazionali americane, ed ora anche cinesi, che hanno devastato ed impoverito lo splendido continente africano costringendo masse di uomini ad emigrare sbarcando sulle nostre coste.Siamo altresi’ contro tutte quelle situazioni illegali che da questo incontrollato fenomeno ne fanno business e dove spesso anche la criminalità organizzata ha messo le mani per ricavarne profitto (vedi Mafia-capitale); davvero stucchevoli, poi, tutti quei comunicati stampa che sono seguiti all’annullamento del premio da parte di forze politiche di sinistra, dell’ANPI, di esponenti sindacali e, non ultimo, anche di liste collegate al centrodestra della città di Lamezia Terme.Tutte litanie intrise di buonismo peloso, superficiali nelle loro dissertazioni e totalmente lontane dalla conoscenza del fenomeno immigrazione che sta causando danni sia tra i popoli invasi che tra quelli invasori. Strano davvero pero’ che, le stesse forze che si sono scagliate contro di noi, nulla abbiano detto riguardo al provvedimento di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Cosenza di un centro CARA nella cittadina di Aprigliano, dove la struttura, che ospitava diversi immigrati, versava in condizioni fatiscenti e dove gli stessi ospiti venivano fatti vivere come bestie.Un centro gestito dall’ennesima cooperativa a scopo di lucro in pieno stile “mafia capitale”, che intascava soldi fregandosene della dignità umana e che annoverava tra i suoi amministratori parenti di noti politici che siedono nel consiglio regionale della Calabria.E’ proprio questa ipocrisia che noi combattiamo: chi vuol fare business accaparrandosi le 35 euro per ogni immigrato. Diciamo dunque alla Nicolini che sono proprio questi i traditori dell’umanità, quella stessa umanità che per noi non ha colore di pelle e non ha razza, in quanto noi sosteniamo, appellandoci al Diritto Divino, che ogni terra debba avere un popolo ed ogni popolo una terra. Di certo non torneremo piu’ su questa ormai stucchevole vicenda, restando fermi sulle nostre posizioni e convinti delle nostre idee, affermiamo che la prossima visita del sindaco di Lampedusa, che sia a Lamezia o in qualsiasi altra città della Calabria, troverà la nostra ferma opposizione con tanto di presenza di nostri militanti e cittadini comuni che avversano le politiche governative di accoglienza e di integrazione che stanno distruggendo il nostro tessuto sociale e gravi effetti avrà nei prossimi anni sulla nostra identità Nazionale. 

FORZA NUOVA CALABRIA

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