Semplice passerella da campagna
elettorale quella effettuata dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin in
visita all’ospedale di Lamezia Terme dove ha annunciato una serie di promesse
per il nostro nosocomio a cui non crediamo affatto e di cui siamo noi di Forza
Nuova siamo totalmente delusi e contrariati,specie nell’annuncio di
trasferimento del Centro trasfusionale a Catanzaro. Sembra dunque
definitivamente segnato il destino del nostro ospedale, nel corso degli anni
sempre più ridimensionato ma di questo, a parte gli utenti e gli addetti ai
lavori, nessun politico specie quello locale si è mai accorto. La decisione
annunciata dal ministro di voler creare tre centri per il trattamento del
sangue che saranno nei tre Hub di Catanzaro,Cosenza e Reggio,non fa altro che
confermare quanto il sottoscritto dice da qualche anno,cioè che dopo la
soppressione delle Asl,la successiva riorganizzazione della rete ospedaliera
voluta ed attuata dal governo regionale di centro-destra targato Scopelliti,che
ha visto la divisione degli ospedali in Hub e Spoke con l’assegnazione a
Lamezia di quest’ultima qualifica,ha decretato l’ufficiale declassamento del
nostro nosocomio portandolo sempre più in quella spirale di inefficienza ed
inadeguatezza a fronte di un bacino d’utenza di oltre 140 mila abitanti. Bollo
assolutamente come inaudita ed anche imprudente la dichiarazione del ministro
Lorenzin quando, giustificando l’imminente trasferimento del Centro
trasfusionale in quel di Catanzaro,afferma che il reparto sarà solo a mezz’ora
di distanza dalla nostra città,ma si rende conto il ministro che in casi
gravi,e purtroppo se né verificano,anche solo trenta minuti potrebbero essere
fatali per la vita di un paziente? Se, come afferma il ministro la qualità del
servizio nella nostra struttura ospedaliera è all’anno zero,la responsabilità è
solo della politica che nel corso degli anni ha adottato scellerate decisioni
in materia di Sanità nella nostra regione ed ha pagare sempre il prezzo più
alto è stato il nostro ospedale,ma il ministro lo sa che nel Pronto soccorso
del Giovanni Paolo II medici ed operatori non sanno a quale Santo votarsi
quando devono far fronte all’assistenza immediata di numerosi pazienti?Lo sa
che mancano le barelle ed addirittura il personale per trasportare nei vari
reparti i pazienti e che questo lavoro viene spesso svolto dagli stessi parenti
degli ammalati? Al posto di questa stucchevole visita da propaganda elettorale
bene avrebbe fatto il ministro a recarsi al Pronto soccorso per vedere e
toccare con mano quante difficoltà e criticità esistono piuttosto che
pontificare su futuri ed indubbi annunci,come quello dello sblocco del
turn-over dove ancora alla data odierna non esiste alcuna notizia ufficiale
giunta dal Mef. Dal momento che il ritorno al vecchio sistema delle aziende
territoriali in cui si teneva conto del bacino d’utenza non sarà mai più
attuato,l’unica via per tentare un effettivo rilancio del nostro ospedale è
quella di una nuova riorganizzazione della rete sanitaria ed ospedaliera che
dovrà essere attuata dal nuovo governo regionale,in cui a Lamezia venga
assegnata la qualifica di Hub e quindi il relativo diritto ad avere
eccellenze,la posizione baricentrica di cui godiamo potrebbe rappresentare
l’elemento fondamentale ed essenziale di questa scelta,ma a quanto pare non vi
è alcuna volontà politica da parte di nessuno nel procedere in questa direzione
il che equivale nel prepararsi nei prossimi anni nel vedere l’ospedale Giovanni
Paolo II trasformarsi in una semplice Casa della Salute,noi di Forza Nuova
andiamo dicendo questo da un po’ e facciamo bene a non fidarci delle promesse di
ministri e di svariati politici,il loro modo ciarliero di puro stampo
politichese ed elettoralistico e la loro demagogia,hanno prodotto i risultati
che tutti possono vedere e toccare con mano con un ospedale,il Giovanni Paolo
II ridimensionato in ogni suo reparto.
Igor Colombo
Portavoce regionale
Forza Nuova Calabria
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