Lamezia Terme 5 maggio 2014
-Comunicato stampa
-“Vincenzo Gigliotti presente,caduto Rsi” questo striscione è
stato affisso la scorsa notte a Lamezia dai militanti di Forza Nuova,che hanno
voluto ricordare nell’anniversario della sua barbara uccisione avvenuta il 5
maggio del
1945 in
quel di Rivoli (To) un figlio coraggiosissimo della nostra città e dell’allora
Nicastro. Vincenzo Gigliotti secondogenito di una numerosa famiglia molto
stimata in città ,suo padre Domenico è stato mutilato nella prima guerra
mondiale e il primogenito della famiglia ha prestato servizio presso la Polizia
Municipale, partì volontario nel
1943 arruolandosi nella Rsi appartenente a quella parte di italiani che dopo la
caduta del Fascismo mantennero fede a
quel patto che legava la nazione alle sorti ormai già segnate di quella cruenta
seconda guerra mondiale. Fu giustiziato nella cittadina di Rivoli a guerra
ormai finita e il suo corpo non fu mai trovato e restituito ai suoi cari
gettando nel dolore più profondo, che accompagnato tutta la vita, la famiglia
del valoroso soldato italiano e nicastrese la cui unica colpa fu quella di
essere fascista e di pagare con la vita quello che mezzo secolo dopo lo
scrittore Giampaolo Pansa chiamò il “il sangue dei vinti” cioè quella mattanza
che vide vittime i fascisti a fine conflitto. Ora non spetta certamente a noi
dare giudizi su quella che fu la seconda guerra mondiale,quello del giudicare
lo lasciamo agli storici,una guerra purtroppo è sempre sbagliata e porta solo
morte e dolore,in Italia si è ormai da tempo stabilito dalla storiografia di
parte che chi vinse si trovava dalla cosi detta parte giusta andando per sempre
cosi a dividere un popolo e non raggiungendo mai una memoria condivisa specie
in quel giorno,il 25 aprile,che loro chiamano di liberazione,ma che ha tanto
diviso l’Italia e che tanto ancora la dividerà. Con questo nostro gesto
vogliamo ricordare e portare a
conoscenza per quanto ci riesce alla città di Lamezia, un suo valoroso figlio
che credeva in determinati valori,un cittadino dimenticato e sulla cui tragica ed infame esecuzione,perché avvenuta appunto
a guerra finita,la verità è stata tenuta sempre nascosta e mai il corpo fu
consegnato alla famiglia per dare degna sepoltura. Ci corre l’obbligo ricordare
che anche nel monumento dei caduti della città di Lamezia accanto al suo nome
non viene riportato che era un soldato appartenente alla Rsi, non riconoscendo
fino in fondo neppure in questo la sua figura di valoroso patriota e
combattente.
-
Forza Nuova Lamezia Terme
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