LAMEZIA TERME 15-11-2013
-Illustrissimo Signor Prefetto,
Le scrivo in merito all’ormai atavico problema che
attanaglia Lamezia Terme relativo ai rom
e alla presenza in città del più grande campo della Calabria sito in località
Scordovillo proprio a ridosso dell’ospedale cittadino e vicino al Commissariato
di Polizia di Stato. Come Lei ben sa vi è un’ ordinanza di sgombero
dell’accampamento da parte della Procura
della Repubblica di Lamezia Terme risalente al marzo 2011 rimasta però lettera
morta, dal momento che l’attuale amministrazione comunale guidata dal Sindaco
prof. Gianni Speranza si è trovata in palese ed evidente difficoltà non
trovando pertanto alcuna soluzione per la sistemazione delle famiglie residenti
nel campo di Scordovillo. Chiaramente non si può addossare la totale
responsabilità di questa complessa vicenda al Sindaco Speranza,le colpe e i
marchiani errori vengono da lontano ed investono anche e soprattutto le
precedenti amministrazioni comunali e in generale la maggior parte dei politici
lametini. Questi infatti hanno sempre e solo considerato il campo di Scordovillo
non come una vergogna per la città, ma come un bacino di voti cui ad ogni competizione elettorale
attingere,ricambiando poi il tutto non con provvedimenti mirati alla
risoluzione del problema, bensi con politiche assistenziali a favore dei rom
che non hanno fatto altro che incancrenire la piaga ed esasperare gli animi dei
lametini,che da diversi anni sono costretti ad inalare i fumi tossici che si
alzano quasi quotidianamente dal campo rom,intanto la gente continua a protestare,denunciare
e qualcuna purtroppo anche ad ammalarsi.
Il suo predecessore, Il Dottor Rappucci , incontrò a Lamezia i capi famiglia
rom cercando di mediare con loro allo scopo di far cessare i roghi del campo di Scordovillo,purtroppo non
riuscendoci. L’attuale situazione a Lamezia è molto preoccupante e non riguarda
solo il campo di Scordovillo,ma interessa altri quartieri residenziali della
città dove numerose famiglie rom hanno preso possesso di alloggi
popolari,rendendo la vita quasi impossibile agli altri residenti lametini per
via del loro vivere incivile ed illegale e la cosa non riguarda il sole
quartiere cosi detto “Ciampa di Cavallo”,ma anche nell’estrema periferia sud
della città e più precisamente nella frazione di San Pietro Lametino la
situazione si sta facendo sempre più caotica e rischia di implodere . La mia
preoccupazione più grande Signor Prefetto è dettata dal fatto di assistere e
vedere ancora tanta confusione da parte della politica lametina rispetto al
problema rom,in quanto sembra che il Sindaco sia intenzionato a spostare tutti
insieme i nuclei rom da Scordovillo ad altre zone della città,col serio rischio
e pericolo di ricreare una nuova ed identica situazione di ghetto,il che
faciliterebbe ancora una volta il degrado sociale della zona interessata
trasformandolo cosi in un ennesimo e possibile ricettacolo di illegalità. C’è ancora da sottolineare come una certa parte politica
vada ad affrontare la cosa parlando di integrazione,una soluzione che è ormai
fallita negli anni in maniera lapalissiana e di questo è facile capire il
perché,la comunità rom infatti pur essendo per legge, italiana e lametina da
anni,è una etnia con propri usi,costumi e tradizioni e che anche nell’idioma è
diversa da noi e che per questo va anche rispettata senza che ad essa venga
imposta un’integrazione che forse neanche loro hanno mai realmente voluto ed
accettato,salvo rari e sporadici casi. Altro problema poi che si è sollevato
ultimamente a Lamezia è quello dell’eventuale assegnazione di alloggi popolari
a famiglie rom,le quali a quanto pare sarebbero avvantaggiate rispetto ad altre
famiglie lametine,in questo caso non si
terrebbe conto forse delle rispettive
graduatorie di assegnazione. Per questo il partito politico de la Destra a
Lamezia ha indetto una raccolta di firme, ed io, cosi come il movimento
politico che rappresento a livello provinciale, non possiamo che essere
d’accordo in quanto un tale assurdo provvedimento da parte dell’amministrazione
comunale andrebbe oltre che a violare la legge regionale sull’assegnazione di
alloggi di edilizia residenziale,potrebbe portare anche ad un pericoloso
conflitto sociale,per questo motivo chiedo a Lei Illustrissimo Prefetto di monitorare
la situazione assicurandosi che i bandi di assegnazione e le graduatorie
vengano rispettate cosi come la legge impone.Le chiedo ancora Signor Prefetto di intervenire in prima
persona riguardo allo smantellamento di questa autentica polveriera a cielo
aperto che è il campo rom di Scordovillo, convocando magari un ennesimo tavolo
tecnico di programmazione e confronto con tutte le istituzioni politiche e con
le rispettive forze dell’ordine,è altresi necessario infatti dare una risposta
concreta e risolutiva alla città in merito al futuro e alla collocazione di
questi nuclei rom in città,a Scordovillo i fumi continuano ad alzarsi e la
situazione rischia di arrivare al punto di non ritorno.
IGOR COLOMBO
SEGRETARIO PROVINCIALE
FORZA NUOVA
FEDERAZIONE DI CATANZARO
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